La testimonianza di Livio Russo e Stefano Calderale, chirurghi d’emergenza di ritorno dal Saint Damien

Non è facile in poche parole descrivere impressioni, pensieri, emozioni che ci hanno colpito al nostro arrivo. Da una parte siamo stati subissati dalla pena per tutte quelle persone ferite e dalla atrocità di quelle lesioni che potevamo immaginare sporche ma non così infette, piene di mosche, vermi o uova di insetti; dall’altra la nostra “mission”, entrare subito in azione, cercare di salvare più vite possibile… il fatto che la sala operatoria dell’ospedale S. Damien fosse funzionante ci ha dato la possibilità di avere l’onore di essere tra i primi, e sicuramente i primi chirurghi italiani, a dare un soccorso efficace ed organico alla massa di feriti che giaceva a terra praticamente in tutti gli spazi comuni dell’ospedale… Non si può a questo punto non ricordare il vero e proprio eroismo del personale di sala haitiano. Una per tutti, Edna più che caposala una mamma per noi. Passando sopra a tutti i loro problemi personali che il terremoto aveva creato, il caos delle strade, i problemi di sicurezza, dal primo giorno sono stati presenti e ci hanno aiutato e supportato al di la degli orari e della stanchezza accumulata…

L’ospedale S. Damien è stato per noi una sorpresa; non ci aspettavamo certo di trovare una struttura bella, funzionante, con criteri di modernità ma senza alcun cedimento all’inutile ricerca del superfluo. Ci ha fatto un gran piacere vedere al momento della nostra partenza che gli ambulatori avevano ripreso a funzionare e la fila ordinata delle mamme che la mattina portavano i loro bimbi a controllo, la normale attività quotidiana riprendeva. …

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