
Haiti è uno dei paesi più poveri al mondo. Mancano strade, case, acquedotti, corrente elettrica. Ogni ora 2 bambini muoiono per malnutrizione e malattie curabili. Su oltre 10 milioni di abitanti, la metà bambini, esistono solo 3 chirurghi pediatrici e 2 di questi operano al St. Damien dove, grazie a donazioni italiane, sono aperte le uniche due sale operatorie pediatriche del paese.
All’esterno esistono cliniche private, dove il costo di interventi salvavita è inaccessibile alla maggioranza delle famiglie. Una semplice ernia, pur essendo una patologia curabile, se trascurata può condannare un bambino a immobilità, sofferenze, disabilità e in un paese cosi difficile anche il decesso.
La Fondazione ha stretto una partnership triennale con la Società Italiana di Chirurgia Pediatrica (SICP), per la presenza in Haiti a rotazione di chirurghi italiani volontari. Obiettivo del progetto, incrementare il numero di bambini operati all’anno, triplicandolo, formare personale medico e infermieristico di sala operatoria e giovani specializzandi in Chirurgia dell’Università, per creare una nuova classe chirurghi pediatrici, in grado di rispondere alle pressanti urgenze del paese e di formare a loro volta nuovi professionisti.